Linee guida

La disciplina TEOLOGIA FONDAMENTALE cerca la sua autocomprensione in una TEOLOGIA RELIGIOSA, CULTURALE E CRITICA-EPISTEMOLOGICA aperta alle domande, alle aporie e ai bisogni degli uomini del nostro tempo.

Alla luce di un mondo multiculturale, multireligioso e ideologicamente diverso, un compito peculiare consiste nel contribuire a una NARRATIVA PLURALE dell'Europa come kairos del cristianesimo contemporaneo. La teologia si trova di fronte alla sfida di cogliere la vulnerabilità, la privazione, la discutibilità e la SANTITÀ dei viventi. Attraverso questo, in tutte le sue distorsioni e ferite - positivistiche, pratico-tecniche, sociologico-sociali - l'umano va riconosciuto, nella misura in cui è ospite della celebrazione (divina) della vita come senso della storia.

A partire da questo filo conduttore il leitmotiv della disciplina è:

IL CRISTIANESIMO COME PROGETTO DI UN NUOVO UMANESIMO
CHE DÀ SENSO ALLA STORIA NELLE TRAME OSPITALI DEL "SACRO".

Il tentativo di riflessione critica TEOLOGICA e FILOSOFICA RELIGIOSA sulle narrazioni guida dell'umano nelle minacce della nostra storia contemporanea (armamento nucleare, crisi ecologica, esclusione sociale, scomparsa della diversità linguistica, virtualizzazione dei mondi vitali, sostituzione della vita mortale con macchine non mortali, ecc. Alla base di ciò c'è la tesi da sviluppare secondo cui l'essere umano o la vita si (ri)crea nelle trame del sacro, non da ultimo nella loro "ospitalità", che, sfuggendo a qualsiasi impugnatura teorica, pratica ed estetica, pone l'essere umano di fronte al mistero aperto e sacro della realtà.

Il tentativo di riflessione critica TEOLOGICA e FILOSOFICA RELIGIOSA sulle narrazioni guida dell'umano nelle minacce della nostra storia contemporanea (armamento nucleare, crisi ecologica, esclusione sociale, scomparsa della diversità linguistica, virtualizzazione dei mondi della vita, sostituzione della vita mortale con macchine non mortali, ecc.) conduce alla RICERCA DELLE TRACCE DEL SACRO nelle sue trame bibliche e nelle attualizzazioni filosofiche, estetiche e religiose da esse ispirate. Il tentativo di riflessione critica TEOLOGICA e FILOSOFICA RELIGIOSA sulle narrazioni guida dell'umano nelle minacce della nostra storia contemporanea.

Alla base di ciò c'è la tesi secondo cui l'essere umano o la vita si (ri)creano nelle trame del sacro, non da ultimo nella loro "ospitalità", che, sfuggendo a qualsiasi impugnatura teorica, pratica ed estetica, pone l'essere umano di fronte al mistero aperto e sacro della realtà.

Il DIALOGO CON L'EBRAISMO è indispensabile per una memoria cristiana della storia e rappresenta un ulteriore pilastro dell'Istituto. Il rapporto con Israele è di importanza decisiva per il cristianesimo perché Israele, in quanto primo e duraturo popolo eletto dell'alleanza, ha un significato unico per la salvezza. Israele custodisce il mistero del Messia e con esso l'impulso messianico che rende possibile una vita diversa da quella attuale. La posizione nei confronti dell'ebraismo comporta effettive conseguenze politiche, che sono di estrema attualità anche per le società europee di oggi dopo la Shoa.

Il tentativo di essere un luogo di INCONTRO OSPITALE fa anche parte della cultura di questa disciplina a Vienna: a tal fine, oltre all'insegnamento istituzionale, gli studenti vengono invitati a partecipare a circoli di lettura. Inoltre, viene posto l'accento sulla supervisione di tesi di dottorato e tesi di laurea, dove l'intenso scambio contenutistico e umano tra docenti e studenti di diverse lingue, culture e discipline contribuisce in modo decisivo allo sviluppo e al carattere dell’Istituto. Un terzo punto focale dello sviluppo ospitale sono i contatti internazionali e interdisciplinari e i simposi che si tengono regolarmente, ai quali sono invitati ricercatori da tutta Europa.